I brand del lusso puntano sull’high tech
I brand del lusso puntano su high tech-The Dream RE
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I brand del lusso puntano sull’high tech 1

Una maggiore fluidità nei rapporti con i clienti, un incremento eccezionale del livello di efficienza operativa e una maggiore sostenibilità ambientale: è guardando a questo tipo di vantaggi che l’industria del lusso si sta affidando, sempre di più, alle nuove tecnologie.

A fotografare questa nuova frontiera del marketing nel mercato di alta gamma è uno studio realizzato dalla società di consulenza globale Bain & Company per il Comité Colbert, associazione francese che riunisce 81 marchi con l’obiettivo di promuovere il concetto di lusso.

Biotecnologie, stampa 3D, intelligenza artificiale, realtà aumentata e realtà virtuale, olografia, analisi neurale, blockchain, metaverso, NFT sono alcune delle tecnologie più avanzate che le aziende interpellate per lo studio hanno già iniziato ad adottare.

Clienti in primo piano

Il coinvolgimento dei clienti è di gran lunga l’obiettivo più importante per le aziende del settore del lusso quando si tratta di nuove tecnologie.

Parliamo di strumenti che consentono di personalizzare e arricchire l’esperienza di acquisto a distanza, che hanno avuto una formidabile accelerazione durante la crisi legata al Covid: immagini 3D, realtà aumentata e virtuale, intelligenza artificiale consentono una “immersione” nel mondo dei marchi impensabile fino a pochissimi anni fa.

I pionieri

L’approccio dei marchi del lusso alla tecnologia, sottolinea il report di Bain & Company, sta rapidamente cambiando: l’high tech era inizialmente percepito come qualcosa di distante dal mondo del luxury, più adatto a un mercato di massa che a brand esclusivi. Ora però il comparto del lusso sta diventando un’avanguardia nella ricerca e nell’implementazione di nuovi strumenti. Lo studio cita l’esempio di Yves Saint Laurent Beauté, una delle realtà più progredite nel campo delle neuroscienze, che ha sviluppato una tecnologia per l’analisi delle reazioni neuronali in presenza di diversi profumi: una tecnica che permette di iper-personalizzare le raccomandazioni d’acquisto basate sull’inconscio.

NFT e metaversi

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Tra le tecnologie più avanzate su cui il mercato del lusso intende puntare nei prossimi anni, ai primi posti si collocano gli NFT o non fungible token (in italiano, gettoni non copiabili): contenuti digitali che rappresentano oggetti unici del mondo reale, dalle opere d’arte alla musica, dai giochi agli oggetti da collezione.

Oltre la metà delle imprese interpellate nel survey affermano di voler adottare gli NFT entro i prossimi due anni: un dato che lascia prevedere una diffusione massiccia di questo strumento.

Quanto agli spazi virtuali dei metaversi, l’obiettivo evidente delle imprese è mettere a disposizione dei clienti nuovi universi immersivi, nei quali presentare non soltanto i prodotti ma la stessa identità aziendale.

Un terreno nel metaverso

Samsung, UPS, Sotheby’s, Adidas, Atari, Warner Music, Gucci: sono alcuni dei grandi marchi che, fra i primi, hanno scelto di acquistare terreni nel metaverso, dove creare non soltanto negozi virtuali, ma vere e proprie città, spazi dove ospitare eventi ed esperienze uniche.

Il caso di Gucci è tra i più significativi. La sua Gucci Town, realizzata sulla piattaforma Roblox, è una città digitale che ospita arene dedicate ai giochi, aree in cui creare opere d’arte o scoprire le creazioni di artisti digitali, uno shop in cui acquistare articoli Gucci digitali da collezionare o con cui vestire il proprio avatar.

Tra gli “oggetti” in vendita, anche gli NFT della serie (ultra limitata e di alto valore) dei personaggi digitali Supergucci, realizzata in collaborazione con Superplastic, società leader nella realizzazione di articoli digitali da collezione. Gli NFT, ispirati al mondo Gucci, sono accompagnati dalla versione “reale” in ceramica.

Obiettivo sostenibilità

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Da non sottovalutare sono poi le ricadute positive che l’adozione di tecnologie avanzate comporta per l’ambiente, in termini di riduzione delle emissioni di Co2 e non solo. L’intelligenza artificiale, integrata nelle previsioni di vendita, consente di prevedere la domanda con maggiore precisione, e di gestire i processi in modo più efficiente, evitando la sovrapproduzione, l’eccesso di scorte e gli sprechi, nemici dell’ambiente.

Ma soprattutto si stanno diffondendo sia l’uso di biotecnologie per creare nuovi materiali, sia il ricorso a processi produttivi ecocompatibili come alternativa ai materiali di origine animale, evitando del tutto pratiche che non siano cruelty free.

La produzione di tessuti attraverso le biotecnologie richiede una quantità nettamente inferiore di acqua, energia e pesticidi rispetto a tessuti tradizionali come il cotone e la lana. Si tratta inoltre di prodotti biodegradabili, che riducono l’impatto dell’industria tessile anche dal punto di vista dello smaltimento degli abiti usati.

I materiali lab-grown, prodotti cioè in laboratorio, cominciano a essere utilizzati ampiamente nella moda, anche di alta gamma. Un esempio è la seta coltivata in vitro a partire da batteri, che consente di rinunciare all’allevamento dei bachi da seta e di ridurre in maniera drastica l’impatto ambientale, senza rinunciare alla qualità.

Diverse sono poi le alternative alla pelle animale, che utilizzano materie prime vegetali: funghi, foglie di ananas, cactus o scarti della produzione del vino. Stella McCartney è stata tra i pionieri, ma la pelle vegetale è usata anche da marchi come Giorgio Armani, Michael Kors, Ralph Lauren, Vivienne Westwood, Adidas ed Hermès, che l’ha utilizzata per la sua iconica Victoria bag.

Un’altra frontiera è quella dei biopolimeri, polimeri naturali prodotti a partire dalle piante. Alla Paris Fashion Week SS23, Bella Hadid ha sfilato indossando un abito creato con uno spray a base di biopolimeri che, a contatto con la pelle crea un tessuto che va a disegnare l’abito.

Il nostro approccio

L’utilizzo della tecnologia digitale per consentire ai clienti un approccio il più possibile immersivo alla nostra offerta immobiliare è da sempre un tratto distintivo di The Dream RE. Il sito Internet, il canale Youtube, le pagine social Instagram e Facebook, e tutta la nostra strategia comunicativa sono pensati con l’obiettivo di presentare gli immobili in modo completo e interattivo, anche a distanza, e di offrire ai nostri clienti l’esperienza, virtuale, di immergersi nella particolarissima atmosfera di ogni singola abitazione.

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